Zombie



Porca vacca porca vacca porca vacca.
Stavo sgranocchiando delle patatine e mi son detto: “Perché non prendere un po' d'aria fresca?”
Ho aperto le tende e la finestra. La piazzetta di Pedrinate era deserta, ma in lontananza ho intravisto la sagoma di un uomo. Era di spalle e a a giudicare dalla mole doveva essere il Giampi. Stava in piedi con le braccia lungo il corpo e la testa storta.
Ma dimmi te se uno può addormentarsi in mezzo a una strada: troppi aperitivi natalizi... Meglio dargli una svegliata.
Sono corso al frigorifero, ho fatto una palla di neve con la brina nel freezer e ho lanciato. L'ho preso su una gamba.
Sì! ho pensato stringendo il pugno. Lui si è girato e, CAZZO, aveva la pancia squarciata e mezzo metro di intestino lungo le gambe.
Mi sono abbassato di scatto e ho gattonato fino all'interruttore per spegnere la luce. Sono tornato alla finestra e ho lentamente alzato la testa. Si era avvicinato di dieci metri, trascinava un piede e aveva tese davanti a sé. Si muoveva come uno zombie! SI MUOVEVA COME UN CAZZO DI ZOMBIE!
Ho chiuso lentissimamente la finestra, mi sono riabbassato e ho serrato le mascelle e gli occhi.
Fai che non arrivi fin qui, fai che non arrivi fin qui.
Quando sono tornato a guardare, stava fermo sotto il lampione. Aveva la faccia grigia e squarciata sulla destra, dalla fronte fino al collo. Dall'orbita gli penzolava un occhio. Il maglione aveva una manica strappata, i pantaloni chiari erano rossastri-marroncini dalla cinta fino al ginocchio, credo per il sangue rattrappito. Gli mancava una scarpa.

C'era solo lui in giro? Oppure anche altri? Che cosa faccio adesso, che CAZZO DEVO FARE?

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