Giorno #2: Attesa



Ho gli occhi che mi stanno esplodendo. Ho passato la notte a cercare informazioni su Google News, video su Youtube, foto su Flickr e Instagram. Qualunque cosa. Ma niente.
L'invasione dev'essere avvenuta in poche ore, la gente si sarà ammassata nei supermercati. Mi ricordo del casino al Media Markt di Grancia, qualche settimana fa: si parlava di elettrodomestici, mi immagino la ressa e la rabbia per avere cibo e medicine. E lì, sarà stato sufficiente avere uno zombie tra i piedi per...

È successa anche un'altra cosa preoccupante: alle due di notte circa lo schermo del PC ha perso di tensione per qualche minuto, e la cosa si sta ripetendo anche adesso. Ci devono essere scompensi sulla rete elettrica. Il fatto è che se mi salta la valvola quella è in cantina, e io là sotto non ci scendo. Ai primi due piani abitano una famiglia e una coppia di vecchietti, totale sei morti viventi del cazzo pronti ad azzannarmi. No, meglio non sovraccaricare. Dopo vado di là e stacco il frigorifero, il forno a microonde, tutto. Conterò anche quanto cibo mi resta. Devo sapere per quanto tempo posso aspettare.
Ho atteso la risposta di Davide, ma non l'ho più sentito. L'ipotesi di un elicottero si sta facendo sempre più lontana. In compenso ho ricevuto un'altra mail da quelli del Giornale del Ticino, a Tenero, anche se il tizio è rimasto anonimo. Sono barricati anche loro in redazione, ma perlomeno sono armati e hanno sulla scrivania proprio quel Fas 90 che – cazzo perché l'ho ridato indietro. Mi ha parlato di incursioni fuori dal loro nascondiglio, forse su al nord gli zombie sono di meno che nel Sottoceneri. Però che non so nemmeno quanti ce ne siano attorno al mio condominio, quindi non è così rivelatore come dato statistico.
Non lo so, continuo a cercare sul web. E ad aspettare.

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