Supplenze



Mi ha appena chiamato il supplente che mi sostituisce al liceo, un ragazzino fresco d'università che non ha trovato niente di meglio da fare che insegnare e aspettare l'apertura dei concorsi del DFA su a Locarno.
Povero diavolo.
Io eh, non lui.
Mai che mi mandino una bella ragazza scollacciata come capitava nei film degli anni Settanta.
Comunque. Questo John Keating del basso Malcantone ha attaccato a raccontarmi l'andamento della settimana con tanto di conteggio delle assenze e minutaggio dei ritardi suddivisi per classe. Poi mi ha scartavetrato le palle con l'elenco dei testi trattati, e a quel punto ho lasciato il telefono aperto sul divano e me ne sono andato in cucina a stapparmi una birra e a rovesciare un po' di chips in una ciotola. Quando sono tornato era ancora lì a parlarmi delle seconde e di Dante.
"No perché sa signor Camporosso, di primo acchito volevo iniziare il canto V con Paolo e Francesca, ma poi mi son detto: 'Perché non osare di più? Perché non saltare direttamente al sesto?'"
E perché non smetterla di rompermi le scatole? Per me potevi anche mandare in TV la collezione completa dei DVD di Benigni, per quanto mi frega.
"Be', sì, è una scelta coraggiosa."
"Esatto, proprio quello intendevo! Ma scusi se parlo solo io..."
Ah, almeno te ne sei accorto.
"... lei come sta? Come va il percorso di recupero?"
Senti senti, vuole sapere fino a quando può lavorare.
"Mah, non so. Forse lunedì sono di nuovo in pista, devo sentire la direzione. Tu comunque lasciami un rapporto scritto e dettagliato con tutti i temi trattati in classe, provvisto di commenti di almeno cinque righe per ogni allievo per le seguenti tre categorie: comportamento, qualità degli interventi in classe, conoscenze generali e specifiche."
Lui è rimasto in silenzio per qualche secondo. Finalmente. "Pe-per lunedì?"
"Ma nooo, non per lunedì."
"Ah bene, perché io pensav"
"Per domani, sabato. Domenica è il giorno dedicato a Nostro Signore e alla preghiera, non posso mica lavorare."
Altri secondi di silenzio. "Ma io non so se riesco a compilar–"
"Grazie mille allora, lo attendo nella mia casella e-mail."

E ho chiuso. Ho preso un altro sorso di birra: si era fatta un po' tiepidina ma era comunque molto, molto gustosa.

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