Questa mattina io e Viola abbiamo parlato della questione con Jack.
“Comprendo
le vostre ragioni, ma io rimarrò” ci ha detto facendoci
l'occhiolino, “Qui hanno bisogno di un fabbro, hanno già un bel
po' di ferri a disposizione. E poi il re mi ha promesso che settimana
prossima andremo a recuperare la mia moto, se il tempo lo permetterà.
Non potrei chiedere di più.”
“Ti
capisco” e gli ho appoggiato la mano sulla spalla.
Viola
l'ha abbracciato. “Grazie di tutto, Jack.”
Poi
siamo stati ricevuti da re Rabadan e gli abbiamo spiegato le nostre
ragioni.
“Siete
sicuri di questa scelta?” ci ha chiesto con sguardo accigliato.
Abbiamo
annuito. “Ne siamo certi.”
“E
sia” e si è alzato in piedi, “ma se il nobile Jack rimarrà a
corte per aiutarci nell'arte del ferro, è mio dovere offrirvi una
scorta. Goffredo!”
Da
dietro uno stendardo si è materializzato l'uomo con il barbone e si
è inginocchiato davanti al trono. “Ai vostri ordini, sire.”
“La
tua missione è quella di accompagnare il messere e la damigella sino
al valico montagnoso del San Gottardo, dove verrai spogliato del tuo
fardello e potrai tornare al castello. Qui verrai ricevuto con tutti
gli onori. Per onorare il tuo valore” e si è alzato in piedi,
“verrai insignito del titolo di cavaliere reale. La spada,
ciambellano.”
Da
dietro il trono regale è apparso un signore con un cuscino rosso tra
le mani e sopra una spada.
“Messer
Goffredo” e ha appoggiato la lama sulla sua spalla destra, “che
il nobile nome della mia dinastia ti accompagni in questa perigliosa
impresa” e gli ha toccato la spalla sinistra.
“Lo
valore non mi mancherà, sire, et prometto spirito di guerriero et
temperantia da monaco.”
“Che
il regno del Rabadan ti protegga” e ha riconsegnato l'arma al
ciambellano. “Ora alzati, Goffredo, e cammina come uomo coraggioso
in queste lande tristi e desolate.”
“Lo
farò.”
Il
sovrano si è congedato, Goffredo si è avvicinato a noi.
“Il
dì designato per la partenza est domani, al sorger del sole.
Rimembrate di dormire, non ci sarà occasion di riposare una volta
fuor dalle mura” e se ne è andato.
Preparo
lo zaino.
Nonostante
le parole della nostra nuova guardia del corpo, dubito che riuscirò
a chiudere occhio stanotte.
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