Stiamo
proseguendo la marcia verso nord, di Viola e del vecchietto ancora
nessuna traccia.
Sigirino,
Mezzovico, Comignolo... Li abbiamo costeggiati tutti sul lato ovest,
a buona distanza da cantonale e autostrada. Temo però la giornata di
domani, quando ci avvicineremo a Rivera. Da un lato i 1961 metri
sopra il livello del mare del Monte Tamaro, con la funicolare che
sarà certamente disattiva; dall'altra, l'inferno del Ceneri. Me lo
ricordo bene lo scompiglio che si creava non appena cadeva qualche
centimetro di neve, e non c'è motivo di dubitare che sia così anche
ora, tra le auto incolonnate e le centinaia di zombie in attesa di
care fresca.
Se
non peggio.
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